martedì 16 aprile 2024

Sicilia Doc Nero d'Avola 2021 Nerè, Feudo Maccari winery

Siamo nell'ambito dei vini destinati al largo consumo, con favorevole rapporto qualità-prezzo, al di sotto di € 15 sullo scaffale.
Ottenuto da uve Nero d'Avola coltivate ad alberello nella parte sud orientale dell'isola, vinificato in acciaio.
Il colore rosso rubino luminoso, anticipa la fisionomia, aperta su fragranze fruttate, fresca, solare.
Frutti di bosco, lampone e fragoline, macchia mediterranea e rosmarino, sentori muschiati e vinosi, sottile piccantezza di zenzero, confezionano un quadro pronto e beverino, addolcito, in particolar modo al palato, da tonalità agrumate e biscottate, arancia rossa, pan brioche, liquirizia.
L'impronta è decisamente fresca, il tannino levigato, il rapporto tra parti dure e morbide pare ben bilanciato.
Vino di bella fattura, versatile nell'abbinamento a tutto pasto, destinato al consumo nel medio-breve periodo, nonchè a mio parere adattabile alla stagione calda, poichè non riceve pregiudizio da leggero abbassamento della temperatura di servizio.
Valutazione @avvinatore 91/100
Sicilia Doc Nero d'Avola 2021 Nerè
14,5% vol.
Abbinato su:
vitello impanato e fritto
Strada Provinciale 19 Noto-Pachino km 13,5
96017 Noto (SR)
+39 3456925843
enotour@feudomaccari.it
https://www.feudomaccari.it/
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Sicilia Doc Nero d'Avola Nerè, Feudo Maccari winery

martedì 9 aprile 2024

Vivai Cooperativi Rauscedo festeggia 90 anni

Sabato 6 aprile 2024 VCR Vivai Cooperativi Rauscedo ha festeggiato presso la propria sede di via Udine 39 a Rauscedo (Pn) il 90° anniversario di fondazione.
Le cifre
VCR-Vivai Cooperativi Rauscedo è la realtà leader mondiale del vivaismo viticolo con:
  • 200 soci;
  • un numero medio di 185 occupati;
  • un fatturato in costante crescita che nel 2023 ha superato i 105 milioni di euro – di cui oltre 70 in Italia;
  • 80 milioni di barbatelle di vite commercializzate all’anno;
  • più di 4mila diverse combinazioni tra portinnesto e varietà.
I Vivai Cooperativi Rauscedo festeggiano i loro primi 90 anni di attività e in questo lungo periodo la coesione sociale, la forza della tradizione, il legame con il territorio e la propensione per l’innovazione sono stati gli ingredienti che hanno permesso all’azienda di creare nuovi cloni, nuovi portainnesti e nuove varietà assicurando alla vite lo slancio necessario per far fronte ai repentini cambiamenti climatici e commerciali.
Cinque miliardi di barbatelle
Oggi gli ettari vitati nel mondo hanno superato i 77 milioni, 674mila sono in Italia.
Sono stati oltre 5 milioni gli ettari di vigneto ripiantati da quando è arrivata la fillossera nel nostro Paese, pari a circa 22,5 miliardi di barbatelle.
Circa 5 miliardi sono state prodotte dai Vivai Cooperativi Rauscedo in 90 anni di storia.
Da alcune di queste barbatelle si sono sviluppate piante di vite che hanno sfidato il tempo, hanno superato guerre mondiali, crisi di mercato, nuove mode e stili enologici, riforme dell’ocm, l’impatto del climate change.
La pianta di vite è la nostra origine, la nostra storia, il nostro spirito, il legame con il nostro passato, la promessa di un miglior futuro.
fonte:

giovedì 4 aprile 2024

Montecucco Doc Rosso Riserva 2015 ColleMassari, Castello di ColleMassari

Il gruppo Collemassari è costituito da 4 tenute in Toscana: Collemassari nel Montecucco, Podere Grattamacco a Bolgheri, Poggio di Sotto a Montalcino, Tenuta San Giorgio a Montalcino, acquisite dalla famiglia Tipa-Bertarelli a partire dalla fine degli anni '90 fino al 2016.
Questo vino proviene dalla prima tenuta.
Ottenuto da uve 80% sangiovese, 10% ciliegiolo, 10% cabernet sauvignon, maturato in rovere grande e piccolo per 18 mesi, più ulteriore affinamento in bottiglia per 12 mesi, appare rosso granato con leggera velatura dovuta alla presenza di deposito in bottiglia.
Profilo austero, ha conquistato finezza e complessità nel lungo periodo.
I marcatori predominanti sono di tipo speziato e mentolato, noce moscata, chiodo di garofano, ma anche frutto nero stramaturo, humus, terra smossa, cuoio.
In bocca la verve tannica e acidica impregna il finale, fresco di frutti di bosco, di more e di mirtilli.
Prestazione di tutto rispetto e fedeltà varietale per questo sangiovese di stampo tradizionale.
Valutazione @avvinatore 91/100
Montecucco Doc Rosso Riserva 2015 ColleMassari
14% vol.
Abbinato su:
agnello impanato e fritto
Collemassari S.p.A. Società Agricola
Loc. Poggi del Sasso, 58044 Cinigiano (Gr)
0564 990496
info@collemassari.it
https://www.collemassariwines.it/
ColleMassari wine estates in Tuscany
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venerdì 15 marzo 2024

Vinitaly 2024 in pullman dalle Marche con Piergallini Viaggi

Fiera di Verona: Vinitaly 2024
56° Salone Internazionale dei vini e dei distillati dal 14 al 17 aprile
Piergallini Viaggi organizza pullman con partenza dalle Marche, in occasione della 56^ edizione della fiera veronese dei vini e dei distillati.
Vinitaly è l’appuntamento per conoscere, degustare ed apprezzare vini e distillati d’eccellenza provenienti da tutto il mondo; tante occasioni per degustare e documentarsi, per approfondimenti tecnici e culturali, per consolidare rapporti di mercato.
Viaggio in pullman giornata unica
Date:
domenica 14 aprile 2024 (confermato)
lunedì 15 aprile 2024 (in via di conferma)
Partenza:
ore 3.30 Pedaso (distributore Eni piazza Roma); 3.35 Santa Maria a Mare (Fermata Bus); 3.40 Porto San Giorgio (Bar Italia); 3.50 Porto Sant’Elpidio Faleriense (distributore Shell); 4.05 Civitanova Marche (parcheggio Globo di fianco uscita casello autostrada); 4.20 Porto Recanati (distributore carburanti discount nei pressi casello); 4.35 Ancona sud (piazzale Pittarello nei pressi casello Ancona sud); 4.50 Ancona nord (parcheggio Gigolè nei pressi casello Ancona nord) 5.10 Marotta (parcheggio nei pressi casello autostrada); 5.30 Pesaro (casello autostrada).
Punti di carico confermati con almeno 2 iscritti.
Ritrovo dei partecipanti per l’inizio del viaggio di ritorno alle ore 18.
Quota individuale di partecipazione € 57.
Solo viaggio andata o solo viaggio ritorno € 40.
La quota comprende: viaggio in pullman, assicurazione medico/bagagli polizza Nobis n°6001004868O, assistente di viaggio.
La quota non comprende: biglietto d'ingresso alla Fiera.
Ingresso vietato ai minorenni.
Piergallini Viaggi
Pedaso (Fm) - via Mazzini 19 - tel. 0734931823
Porto Sant'Elpidio (Fm) - via Umberto I 507 - tel. 0734877192
info@piergalliniviaggi.it
https://www.piergalliniviaggi.it/
Titoli di accesso in Fiera
Tariffe
biglietto giornaliero Vinitaly: € 120 (IVA inclusa) + € 6 di costi di commissione
abbonamento Vinitaly: € 260 (IVA inclusa) + € 13 di costi di commissione
La biglietteria è esclusivamente online, non saranno attivate casse on-site.

mercoledì 13 marzo 2024

Vinitaly and the City il fuori salone nel cuore di Verona

Vinitaly and the City 2024
Il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona
Dal 12 al 15 aprile si rinnova nel centro storico di Verona l’appuntamento dedicato a tutti i winelovers.
Quattro giorni di eventi, degustazioni, wine talk, masterclass e percorsi enogastronomici alla scoperta delle eccellenze vinicole e dei luoghi più affascinanti della città.
Le piazze di Verona si colorano di tutte le sfumature del vino in un affascinante itinerario che prende forma tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
Preparati ad assaporare una Verona inedita tra eventi dedicati al vino e specialità gastronomiche.
Acquista online il tuo carnet degustazioni.
Risparmi e salti la coda.
Puoi acquistarlo online al prezzo scontato di € 16,50 invece di € 20.
I carnet degustazioni saranno acquistabili fino ad esaurimento disponibilità.
https://2024.vinitalyandthecity.com/
Cosa include il carnet degustazioni? 👀
➡️ Accesso alle lounge
Il carnet degustazioni include un calice con porta calice da collo, oltre all’accesso alle aree lounge dell’evento
➡️ 4 token degustazioni
Per degustazioni di vino o mixology negli stand di Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
➡️ 1 token esperienza
Valido per ingressi omaggio o sconti dedicati a iniziative speciali durante i giorni dell’evento.
Hai bisogno di informazioni?
+39 045 9691220
customercare@vinitaly.com
https://www.vinitaly.com/eventi/vinitaly-and-the-city/
Veronafiere S.p.A.
Viale del Lavoro 8 - 37135 Verona - Italia

lunedì 11 marzo 2024

Merano WineFestival e Vinitaly, nasce Amphora Revolution

In programma alle Gallerie Mercatali di Veronafiere venerdì 7 e sabato 8 giugno 2024.
Anni di esperienza, ricerca e passione nell’ambito dei vini in anfora; è con questo patrimonio che Merano WineFestival e Vinitaly lanciano la prima joint venture tra le due organizzazioni: l’idea di un evento dedicato alle giare in terracotta, che rappresenti le eccellenze a livello nazionale.
Obiettivo per entrambe, è il rilancio di una tecnica antica per una rivoluzione a sostegno della naturalità del prodotto e della sostenibilità, oltre a una sfida contro il cambiamento climatico.
Merano (BZ) - Verona (VR), 11 marzo 2024 – “Amphora Revolution” è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Merano WineFestival e Vinitaly, prima joint venture tra le due organizzazioni.
Un evento d’eccellenza non solo volto a riunire una selezione dei migliori vini in anfora a livello nazionale, ma a promuovere e valorizzare una vecchia tecnologia, intesa come innovazione, in risposta anche alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico sempre più concreto.
In programma a Verona venerdì 7 e sabato 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere, l’evento unirà produttori, enologi e opinion leader tra convention scientifica, simposio, tavole rotonde e masterclass.
“Amphora Revolution” vuole infatti posizionarsi come prima referenza nazionale e internazionale grazie alla presenza di produttori in anfora provenienti da tutto il territorio italiano, insieme ad una serie di convegni e simposio tecnico-scientifici che avranno l’obiettivo di raccontare il fascino di queste tecniche enologiche “antiche”, ma incredibilmente attuali.
«È una iniziativa che si inserisce nella linea del piano strategico di sviluppo di Veronafiere per il triennio 2024-2026 ed esplora nuovi ambiti b2b e b2c strettamente connessi al settore enologico che ha nel Vinitaly una piattaforma promozionale internazionale in grado di proporre il vino in tutte le sue declinazioni e le sue possibili proiezioni commerciali», evidenzia Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.
«Le giare di terracotta ci riportano al futuro. La terracotta si trova nella terra e la terracotta la ritrovi come parte della vinificazione», sostiene Helmuth Köcher. «L’uomo produce vino in anfora da almeno 8mila anni, come dimostrano gli scavi archeologici in Georgia. L’Italia ha un grande potenziale, c’è molta qualità e lo dico anche in base al confronto che ho avuto modo di fare negli ultimi quindici anni con i vini georgiani. Abbiamo voluto creare questo evento per valorizzare questa antica tradizione che oggi più che mai si rivela un’innovazione, una vera rivoluzione. Ecco perché ‘Amphora Revolution’: un patrimonio antico che può garantire la naturalità del prodotto, in sintonia con la sostenibilità ambientale e che può rappresentare una sfida contro i cambiamenti climatici».
ll vino fermentato, invecchiato e conservato in anfore di argilla, una pratica nata nella Georgia Caucasica 6.000-8.000 anni fa, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo e offre oggi nuove opportunità alla viticoltura.
Secondo i sostenitori, l'uso moderno di questa tecnica consente una lenta micro-ossigenazione, temperature controllate naturalmente, pura espressione del frutto e ammorbidimento dell'acidità o, se cotta a temperatura molto elevata, conservazione dell'acidità.
L’anfora inoltre, offre un vantaggio ambientale e finanziario, con una durata di decenni se non secoli.
In occasione di Vinitaly 2024, dal 14 al 17 aprile, il progetto verrà presentato ufficialmente attraverso una masterclass condotta da "The WineHunter" Helmuth Köcher che avrà l’obiettivo di raccontare in anteprima le eccellenze dei vini prodotti attraverso l’antica tecnica dell’utilizzo di giare in terracotta.

giovedì 7 marzo 2024

Pinot Nero delle Marche ad Artevinando 2024

Domenica 3 marzo 2024 presso il Municipio di Sant'Elpidio a Mare (Fm) si è svolto l'evento inaugurale della X edizione di Artevinando, cartellone di eventi che va da fine inverno a fine estate, organizzato dall'Associazione Culturale "Di Arte in Vino".
"Un francese nelle Marche, parliamo di Pinot Nero" è stato il convegno d'apertura, a cui è seguita la degustazione di Pinot Nero prodotti da 8 cantine marchigiane.
Il Pinot Nero è un vitigno nobile, originario della Borgogna, diffusosi nel corso della storia in tutto il mondo; esistono circa 180 cloni di Pinot Nero al mondo.
In Italia il vitigno ha grande tradizione nelle regioni del nord, tanto da essere assimilabile ad autoctono.
L'Oltrepò Pavese è area vocata in fatto di Pinot Nero, è la terza area produttiva d'Europa, dopo Borgogna e Champagne; dai 3000 ettari coltivati ricava il 75% dell'intera produzione italiana.
Il celebre viticoltore altoatesino Franz Haas, uno dei padri nobili della viticoltura italiana, prematuramente scomparso un paio d'anni fa, soleva definire il suo Pinot Nero di base, come "il bianco tra i rossi", a significare come frutto leggiadro e freschezza ne costituissero il perno.
Il vitigno dà effettivamente vini di grande finezza, poco colorati e poco tannici, caratterizzati da note di frutti di bosco e spezie nelle versioni d'annata; tuttavia in quelle più strutturate destinate all'invecchiamento, può sviluppare spessore materico, tonalità surmature o di tipo animale, ciliegia sotto spirito, cuoio, cacao, sottobosco, grande complessità.
Il Pinot Nero è un vitigno poco produttivo, è esigente e fragile, soffre le malattie fungine e i ristagni d'umidità, predilige l'escursione termica, ha bisogno di un terroir ideale per ciò che concerne ad esempio composizione chimico fisica del terreno, esposizione, microclima, necessita di cure assidue in vigna, va monitorato, richiede quindi un impegno maggiore in fatto di ore di lavoro.
Coltivare Pinot Nero è una vera e propria sfida per ogni viticoltore.
Nelle Marche il Pinot Nero fu introdotto dall'Amministrazione Bonaparte agli inizi del diciannovesimo secolo.
Nel corso di un paio di secoli è avvenuta la selezione clonale, che ha consentito al vitigno di meglio adattarsi in alcune zone rispetto ad altre; sono 20-25 i cloni coltivati in regione da una quindicina di cantine.
Il Pesarese possiamo considerarlo oggi come zona d'elezione, comprende infatti oltre la metà delle cantine produttrici; in questo areale l'estratto secco notevole, dà vini forse meno eleganti, più irruenti, ma con un proprio carattere e distintività.
Da qualche anno a questa parte, troviamo Pinot Nero anche al di fuori del Pesarese, ad esempio nel Maceratese o nel Fermano; all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Cupi di Visso a circa 1000 metri sul livello del mare, troviamo il vigneto più alto delle Marche e tra i più alti d'Italia.
Il vitigno è base ampelografica in Colli Pesaresi Doc Focara e in Colli Pesaresi Doc Roncaglia (Focara e Roncaglia sono due sottozone), è inoltre autorizzato in Marche Igt.
Mi pare di poter dire che il livello medio della degustazione elpidiense sia stato più che confortante, molto buono a mio parere, nonostante le uve provenissero da vigneti, quasi tutti, d'impianto relativamente recente; fedeltà varietale, grande fruibilità ed equilibrio, piccoli frutti rossi e freschezza, i comuni denominatori, da considerare come effetti diretti di scelte mirate, sia in vigna che in cantina, come ad esempio la massimale riduzione delle rese, per un vitigno già poco produttivo di suo, in alcuni casi fino a 35 quintali per ettaro, o come l'utilizzo di legni di terzo passaggio, quindi non particolarmente invasivi, in fase d'affinamento.
- Marche Igt Pinot Nero 2021 San Marone, Fontezoppa winery
- Marche Rosato Igt 2023 a Pois, Fontezoppa winery
- Marche Igt Rosso 2021 Rosso al Mare, Sor Rico winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022, Coppacchioli Tattini winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022 Silvo, De Leyva winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022 Isabel (vinificato in bianco), De Leyva winery
- Colli Pesaresi Doc Focara Pinot Nero 2020, Roberto Lucarelli winery
- Colli Pesaresi Doc Focara Pinot Nero 2021, Fattoria Mancini winery
- Marche Igt Pinot Nero 2021 Lamorosa De Monteverde, Terrapremiata winery
- Marche Igt Pinot Nero 2021 Tempo, Agostino Romani winery

domenica 25 febbraio 2024

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2020 Conscio, Accadia winery

Vinificazione in acciaio, maturazione sempre in acciaio e ulteriore affinamento in bottiglia per complessivi 12 mesi.
Il colore verde oro carico rivela la maturità raggiunta.
Quadro complesso, contraddistinto da tonalità surmature, frutto a guscio, nocciole e pistacchi, da mineralità marcata che vira sull'idrocarburico e su pietra focaia; accenni fumée appaiono in sottofondo, così come il frutto giallo stramaturo, l'albicocca e quelli di tipo iodato.
In bocca rivela in prima battuta doti di "comfort wine", grasse, avvolgenti, non tali però da sovrastare la vena acido-sapida del tratto varietale, che rimane a lungo, sollecitando papille e salivazione.
Fine e corposo, riceve il riconoscimento dell'eccellenza nella guida vini Le Marche nel Bicchiere 2023 curata da Ais Marche.
Valutazione @avvinatore: 92/100
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2020 Conscio
13% vol.
In abbinamento su cucina di mare, ravioli ripieni al sugo di gamberi e seppie, arrosti di pesce, rombo al forno.
rombo al forno con pomodorini
Società Agricola Accadia s.s.
Contrada Ammorto 19, Località Castellaro, 60048 Serra San Quirico (An)
Tel./Fax 0731.85172
Email: info@accadiavini.it
Web: https://www.accadiavini.com/
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Castelli di Jesi Classico Superiore Docg

domenica 18 febbraio 2024

Aglianico del Vulture Doc 2018 Alberi in Piano, Cantina IL Passo

Maturato in tini di rovere e tonneaux per complessivi 20 mesi, appare rosso rubino carico, con riflesso granato.
Forza e territorialità i dati salienti.
Il suolo d'origine vulcanica conferisce l'impronta minerale identitaria, alimenta tonalità terrose ed ematiche, grafite e cuoio; quadro in ogni caso ricco e maturo, profumi e sapori fruttati, vegetali e speziati incrementano la complessità, emergono note d'amarena in confettura, sottobosco e liquirizia, chiodo di garofano, accenni vanigliati in funzione di rifinitura.
In bocca la dotazione acido-sapida che è parte integrante del corredo varietale, entra prepotentemente in gioco, il profilo tende all'amarotico, predominano toni sassosi, boschivi, speziati, il chiodo di garofano assume ruolo preminente, anche il frutto prende una piega dolce-amara che ricorda miele di corbezzolo; la fase in ogni caso resta scorrevole, l'astringenza tannica pare in via d'assorbimento, la freschezza lascia presuppore ulteriori margini evolutivi, il frutto nero vira su confettura e rivela la maturità.
Vino da grigliate o in abbinamento su piatti a tendenza grassa, polenta e salsicce, spezzatino di manzo con patate.
Valutazione @avvinatore. 88/100
Aglianico del Vulture Doc 2018 Alberi in Piano
14% vol.
Via Vecchia Nazionale, 17
85022 Barile (Pz)
email: cantinailpasso@gmail.com
phone: +39 3475242706
web: https://www.cantinailpasso.com/
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mercoledì 14 febbraio 2024

Colli Maceratesi Doc Rosso Riserva 2017 Cardinal Bonaccorso, Santa Cassella

Vino di buon corpo e favorevole rapporto qualità-prezzo, non oltre i 15 euro sullo scaffale.
Ottenuto da uve quasi esclusivamente sangiovese, con piccolo saldo merlot pari a circa il 5%, maturato 24 mesi, parte in barrique, parte in rovere grande, affinato almeno 10 mesi in bottiglia, si presenta alla vista di color rosso granato compatto, impenetrabile.
L'impronta è surmatura, avvolgente, calda, contraddistinta da visciole, da prugna stramacerata e in confettura, dalla vaniglia del legno piccolo che incrementa le morbidezze, da tonalità idrocarburiche e liquirizia che rivelano la maturità raggiunta; ciononostante la bocca rimane snella, aggiustata da tannini rotondi e acidità calibrata.
Fine e corposo, sapido, proiettato verso un finale ricco di frutto maturo, more di rovo e fiori appassiti, tonalità silvestri e crema cacao.
Vino da grigliate, faraona ripiena, costine d'agnello fritte.
Valutazione @avvinatore: 92/100.
Colli Maceratesi Doc Rosso Riserva 2017 Cardinal Bonaccorso
14,5% vol.
Santa Cassella Società Agricola
contrada Santa Cassella 7
62018 Potenza Picena (Mc)
Mail: info@santacassella.it
Tel: +39 0733671507
Web: https://santacassella.it/
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Colli Maceratesi Doc Rosso Riserva Cardinal Bonaccorso, Santa Cassella Società Agricola
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venerdì 9 febbraio 2024

Toscana Igt Cabernet Franc 2017 Vivaldaia, Villa Pillo

Ottenuto da uve provenienti da vigneti impiantati tra il 1991 e il 1997, maturato circa 12 mesi, parte in barriques nuove, parte in barriques di secondo passaggio, appare rosso rubino tendente al granato.
Risposta varietale e fruibilità i dati salienti.
Le tonalità di tipo erbaceo che ricordano il peperone, sono rivelatrici della dotazione metossipirazinica, ad esse se ne affiancano altre di tipo fruttato e speziato, prugna matura e amarene, chiodo di garofano e cannella; accenni idrocarburici e vaniglia completano un profilo olfattivo ben calibrato.
Al palato le sensazioni sono meno profonde, alleggerite da note fresche di semi di melograno, da carica acidica e da tannini verdi; l'impalcatura vira decisamente sulle freschezze, in parte contrappuntabili con l'innalzamento della temperatura di servizio.
Se per un verso il rapporto tra parti dure e morbide può apparire sperequato, da altra prospettiva può essere proprio la dotazione acido-tannica la leva in grado di solleticare le funzionalità papillari e al contempo di comprimere le volumetrie organolettiche, di ridimensionare quindi la complessità del quadro e l'impegno gustativo.
Toscana Igt Cabernet Franc 2017 Vivaldaia
13,5% vol.
A mio parere da abbinare su piatti a tendenza grassa o untuosa, costine di maiale alla griglia, pollo in potacchio.
Valutazione @avvinatore 89/100
Villa Pillo
località Pillo 24
50050 Gambassi Terme (FI)
Tel. 0571/680212
Fax 0571/680216
Mobile +39 3357112754
e-mail: info@villapillo.com
https://www.villapillo.com/
Toscana Igt Cabernet Franc Vivaldaia, Villa Pillo
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lunedì 5 febbraio 2024

Amarone della Valpolicella Docg Classico 2017, Scriani società agricola

Scriani è un marchio detenuto da generazioni dalla famiglia Cottini.
Il nome deriva da Scrivan località del comune di Fumane in provincia di Verona, toponimo a sua volta derivato da "i dotti scrivani" che anticamente popolavano la zona: Scriani è il vecchio soprannome di famiglia.
L'azienda si estende su oltre 30 ettari di vigneto nella Valpolicella Classica.
Ottenuto da uve 60% Corvina, 25% Corvinone, 15% Rondinella.
Appassimento delle uve in fruttaia per circa 90 giorni al fine di disidratare gli acini e concentrare gli zuccheri, successiva lenta fermentazione che si protrae per 30-40 giorni in modo da svolgere tutti gli zuccheri, affinamento in rovere da 350 litri, in botte grande da 26 ettolitri e in bottiglia, per complessivi 32-34 mesi.
Amarone della Valpolicella Docg Classico 2017
16% vol.
L'intrigante colore granato mattonato carico, pare volerci rivelare i segreti e la complessità.
Liquirizia, radice di china e mirto, accenni torrefatti e cioccolato al latte, confettura di ciliegia, uva passa e fichi secchi, incrementano il tratto voluttuoso in un crescendo graduale e irresistibile.
Peraltro la dotazione acidica compete da par suo con tali volumetrie saccarotiche, ne argina il flusso, evita cedimenti o appesantimenti.
Il quadro organolettico riceve beneficio dalla sfida, trova il proprio baricentro e la finezza.
Vino di pregio per cifra stilistica, potenza, fruibilità.
Valutazione @avvinatore 94/100
Consigliato su selvaggina, arrosti, formaggi stagionati o come vino da meditazione.
Abbinato su:
lombo di maiale con salsa di mele, sformato di zucca
Via Ponte Scrivan 7
37022 Fumane (VR)
+39 045 68 39 251
info@scriani.it
https://scriani.it/
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Amarone della Valpolicella Classico Docg, Scriani